PER CHI: per chi vuole fare il curatore, questo è un libro da leggere
PERCHÉ: Questo libro sviluppato sotto forma di corso, vi permette di farlo con cognizione di causa. Spiega quali sono gli errori da evitare e le doti da sviluppare per organizzare una mostra.
QUANDO: una lettura da accompagnare ad altre più impegnative. Insomma piacevole da leggere.
LINGUA: italiano
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"Become a Curator" è un corso di introduzione al sistema dell'arte contemporanea che si sviluppa attorno alla figura del curatore, colui che ha assunto un ruolo privilegiato all'interno della scena dell'arte contemporanea. Se una volta questo ruolo era riservato alle grandi istituzioni, oggi persino le gallerie o le fiere d'arte impiegano dei curatori che ne garantiscano gli standard di qualità. Ma cosa serve per diventarlo, quali sono gli errori da evitare e le doti da sviluppare per poter organizzare mostre in un museo, una fondazione o anche soltanto organizzare i contenuti in un blog.
Questo breve corso è tenuto da professionisti del settore con esperienza nell'organizzazione di mostre e di eventi.
Questo libro raccoglie vari interventi sull'arte della curatela, breve corso d'introduzione ai numerosi cambiamenti che la figura del curatore ha subito negli ultimi trent'anni. Si tratta di un corso propedeutico alla pratica curatoriale, essendo ormai la curatela un lavoro dalle numerose sfaccettature e specializzazioni, che travalicano lo stesso mondo dell'arte, andando ad allargare l'offerta di nuove tipologie professionali in un momento di profonda trasformazione del mondo del lavoro.
La figura del curatore Ausstellungsmacher alla quale ancora oggi guardano tanti epigoni di Harald Szeemann e Hans Ulrich Obrist diventa un personaggio desueto.
I saggi di Boris Groys, la sua analisi continua su arte e sistema dell'arte, ci fanno capire quanto sia cambiato il mondo e quanto un curatore alchimista e free-lance, battitore libero rispetto alle politiche di collezioni e programmazioni, va a scontrarsi con un mondo che segue politiche diverse grazie alle quali anche le istituzioni – non solo le aziende – impostano qualunque iniziativa perseguendo intrattenimento e consumo. Tutta l'arte contemporanea può essere considerata essenzialmente come una pratica espositiva all'interno della quale è molto difficile distinguere i compiti dei tradizionali personaggi del vecchio sistema dell'arte, ma il curatore incarna una nuova figura di lavoro intellettuale/immateriale che non è più marginale, ma rientra a pieno titolo in quella riorganizzazione del lavoro immateriale e affettivo a cui stiamo assistendo. "Curare significa produrre conoscenza e verità", come suggerisce Dorothee Richter, che si tratti di organizzare un'esposizione, selezionare informazioni o mettere in atto relazioni sociali, il curatore (come l'artista) deve fare in modo di non limitarsi a restare content provider di un arte che è sempre più pratica culturale di massa (Groys) e della quale il curatore dovrebbe organizzare la regia. Il curatore passa così da persona vicina all'artista e garante di un sistema a organizzatore di contenuti in un modo allargato e multi-autoriale all'interno del quale, piuttosto che limitarsi a "compilare" opere o eventi, dovrebbe continuare a chiedersi "cosa produciamo realmente?".
La terza edizione contiene saggi di: Cecilia Alemani, Matteo Balduzzi, Cristina Casero, Alessandro Castiglioni, Fabio Cavallucci, Elena Filipovic, Massimiliano Gioni, Boris Groys, Francesca Guerisoli, Hans Ulrich Obrist, Roberto Pinto, Adrian Paci, Domenico Quaranta, Andrea Quartarone, Dorothee Richter, Gabi Scardi, Roberta Valtorta.
Gianni Romano
Ogni opera è accuratamente imballata dall’artista, secondo le specifiche di imballaggio standardizzate di Onstream Gallery. Il lavoro viene quindi affidato a un corriere specializzato. Saranno concordati i tempi di consegna tra il cliente e il corriere, e l’opera sarà consegnato all’indirizzo indicato al momento dell’ordine.
Con Onstream Gallery, la consegna è assicurata dall’inizio alla fine. Se il lavoro dovesse arrivare danneggiato, il cliente dovrà inviare subito una email con allegate foto del danno ad [email protected]
Con Onstream Gallery si dispone di un periodo di recesso di 14 giorni, a partire dal giorno in cui si riceve il lavoro. Per concordare la restituzione dell’opera, invia una email all’indirizzo [email protected]. La restituzione dell’importo avverrà soltanto a seguito della restituzione del dipinto nell suo imballo originale.
Onstream Gallery pagherà i costi di ritorno e gestirà qualsiasi risarcimento tra l’artista e l’acquirente. Se il lavoro non potesse essere riparato o ripristinato, il cliente verrà immediatamente rimborsato.
Ecco alcuni consigli per prenderti cura al meglio della tua nuova opera! Dal momento in cui ricevi l’opera, ti consigliamo di non lasciarla troppo tempo nel suo imballaggio originale altrimenti potrebbe danneggiarsi. Inoltre, è preferibile NON esporre l’opera in un punto troppo esposto alla luce del sole o in un luogo della casa molto umido - come bagno e cucina.
Ogni opera è accuratamente imballata dall’artista, secondo le specifiche di imballaggio standardizzate di Onstream Gallery. Il lavoro viene quindi affidato a un corriere specializzato. Saranno concordati i tempi di consegna tra il cliente e il corriere, e l’opera sarà consegnato all’indirizzo indicato al momento dell’ordine.
Con Onstream Gallery, la consegna è assicurata dall’inizio alla fine. Se il lavoro dovesse arrivare danneggiato, il cliente dovrà inviare subito una email con allegate foto del danno ad [email protected].
Con Onstream Gallery si dispone di un periodo di recesso di 14 giorni, a partire dal giorno in cui si riceve il lavoro. Per concordare la restituzione dell’opera, invia una email all’indirizzo [email protected]. La restituzione dell’importo avverrà soltanto a seguito della restituzione del dipinto nell suo imballo originale.
Onstream Gallery pagherà i costi di ritorno e gestirà qualsiasi risarcimento tra l’artista e l’acquirente. Se il lavoro non potesse essere riparato o ripristinato, il cliente verrà immediatamente rimborsato.
PER CHI: per chi vuole fare il curatore, questo è un libro da leggere
PERCHÉ: Questo libro sviluppato sotto forma di corso, vi permette di farlo con cognizione di causa. Spiega quali sono gli errori da evitare e le doti da sviluppare per organizzare una mostra.
QUANDO: una lettura da accompagnare ad altre più impegnative. Insomma piacevole da leggere.
LINGUA: italiano
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"Become a Curator" è un corso di introduzione al sistema dell'arte contemporanea che si sviluppa attorno alla figura del curatore, colui che ha assunto un ruolo privilegiato all'interno della scena dell'arte contemporanea. Se una volta questo ruolo era riservato alle grandi istituzioni, oggi persino le gallerie o le fiere d'arte impiegano dei curatori che ne garantiscano gli standard di qualità. Ma cosa serve per diventarlo, quali sono gli errori da evitare e le doti da sviluppare per poter organizzare mostre in un museo, una fondazione o anche soltanto organizzare i contenuti in un blog.
Questo breve corso è tenuto da professionisti del settore con esperienza nell'organizzazione di mostre e di eventi.
Questo libro raccoglie vari interventi sull'arte della curatela, breve corso d'introduzione ai numerosi cambiamenti che la figura del curatore ha subito negli ultimi trent'anni. Si tratta di un corso propedeutico alla pratica curatoriale, essendo ormai la curatela un lavoro dalle numerose sfaccettature e specializzazioni, che travalicano lo stesso mondo dell'arte, andando ad allargare l'offerta di nuove tipologie professionali in un momento di profonda trasformazione del mondo del lavoro.
La figura del curatore Ausstellungsmacher alla quale ancora oggi guardano tanti epigoni di Harald Szeemann e Hans Ulrich Obrist diventa un personaggio desueto.
I saggi di Boris Groys, la sua analisi continua su arte e sistema dell'arte, ci fanno capire quanto sia cambiato il mondo e quanto un curatore alchimista e free-lance, battitore libero rispetto alle politiche di collezioni e programmazioni, va a scontrarsi con un mondo che segue politiche diverse grazie alle quali anche le istituzioni – non solo le aziende – impostano qualunque iniziativa perseguendo intrattenimento e consumo. Tutta l'arte contemporanea può essere considerata essenzialmente come una pratica espositiva all'interno della quale è molto difficile distinguere i compiti dei tradizionali personaggi del vecchio sistema dell'arte, ma il curatore incarna una nuova figura di lavoro intellettuale/immateriale che non è più marginale, ma rientra a pieno titolo in quella riorganizzazione del lavoro immateriale e affettivo a cui stiamo assistendo. "Curare significa produrre conoscenza e verità", come suggerisce Dorothee Richter, che si tratti di organizzare un'esposizione, selezionare informazioni o mettere in atto relazioni sociali, il curatore (come l'artista) deve fare in modo di non limitarsi a restare content provider di un arte che è sempre più pratica culturale di massa (Groys) e della quale il curatore dovrebbe organizzare la regia. Il curatore passa così da persona vicina all'artista e garante di un sistema a organizzatore di contenuti in un modo allargato e multi-autoriale all'interno del quale, piuttosto che limitarsi a "compilare" opere o eventi, dovrebbe continuare a chiedersi "cosa produciamo realmente?".
La terza edizione contiene saggi di: Cecilia Alemani, Matteo Balduzzi, Cristina Casero, Alessandro Castiglioni, Fabio Cavallucci, Elena Filipovic, Massimiliano Gioni, Boris Groys, Francesca Guerisoli, Hans Ulrich Obrist, Roberto Pinto, Adrian Paci, Domenico Quaranta, Andrea Quartarone, Dorothee Richter, Gabi Scardi, Roberta Valtorta.
Gianni Romano